Ada Negri, classe 1926, era una disegnatrice, ritrattista e pittrice grignaschese.
Per noi era anche una cara amica.
Eccentrica e stravagante, Ada era solita raccontare bellissime storie del passato, del lavoro alla Filatura di Grignasco, dei suoi studi all’Accademia di Brera, trascorsi con l’amico e maestro Aldo Salvadori.
Nella sua casa, ricca di storia, ricordi, libri, quadri, la caffettiera era sempre pronta sul fornello. Ada ci chiamava dalla finestra per un caffè, un biscotto e tante parole.
Nella nostra collezione sono presenti molti dei suoi quadri caratterizzati dalla bellezza delle linee e dei colori; guardandoli sembra di sentire ancora la sua voce squillante!
E’ mancata nell’ottobre del 2015 a 89 anni.
Individuati nella matita e nel pastello i propri mezzi elettivi d’espressione fin dagli esordi, Ada Negri si è impegnata in un forte processo di crescita tecnica, supportato da una forza d’animo di incontestabile valore, da un rapporto con l’emozione davvero totale e dall’esempio di Aldo Salvatori, suo indiscusso maestro alla Scuola libera del nudo dell’Accademia di Brera che la pittrice frequenta con caparbia continuità per un decennio tra gli anni Cinquanta e Sessanta.
Il suo segno appare di rapido accesso e sicuro spessore dopo aver intuito il portato d’esperienza e l’intelligenza sottile che lo governano. Il ventaglio dei soggetti proposti dalla pittrice testimonia il suo orizzonte quotidiano e il clima in cui la sua esistenza si svolge.
Ognuna delle figure di Ada Negri è percorsa da una tensione che se ne impadronisce totalmente, tramite una rete di segni chiari che si sovrappone ai forti traìettori costruttivi principali. Il colore è concesso per brevi appoggiature, ad allargare con momenti di tenerezza i piani delle immagini.
Dal 1960 ad oggi il percorso creativo di Ada Negri si presenta di estrema coerenza e costituisce un “corpus” di lavori di sicuro interesse, per quanti confronti si vogliano tentare all’interno della fedeltà alla pittura di figura. Ritratti, figure a mezzo busto o intere, sole o in coppia, di uomini intenti al lavoro o di donne, abbigliate o nude, sovente distese ad occupare diagonalmente il foglio; figure di bambini e figure di animali. Il mondo iconico di Ada Negri risulta capito in profondità e testimoniato con ferma decisione senza compromessi, senza indulgenze, senza eufemismi.
Alberto Crespi, 2003