Dopo la prima dichiarazione che abbiamo pubblicato sull’emergenza del Coronavirus, eccoci per un aggiornamento sull’evoluzione della situazione in questi ultimi giorni.
La nostra provincia è dichiarata zona arancione.
Questo vuol dire che sono limitati gli spostamenti in entrata e in uscita da quest’area.
Ci si può muovere per andare al lavoro, se non lo si può fare in smart working, oppure per motivi di salute.
Il decreto dell’8 marzo non blocca né i trasporti, né la produzione.
La Guidi è operativa come di consueto, siamo tutti al lavoro e stiamo gestendo il rischio seguendo tutte le modalità espresse nel Decreto dell’8 marzo e sul sito del Ministero della Salute.
Ogni dipendente è stato informato e si attiene alle norme di sicurezza e prevenzione.
Per questo possiamo garantire le consegne e il normale ciclo delle lavorazioni.
È possibile gestire una vita quasi normale, uscendo per acquistare i generi di prima necessità e per bersi un caffè al bar.
Le indicazioni del governo hanno un margine di interpretazione che si affida anche al senso di responsabilità collettivo.
Ci sono criteri precisi e raccomandazioni chiare da seguire per evitare il contagio e la diffusione del virus.
Il buon senso è alla base di tutto.
Alla Guidi, riunioni ed appuntamenti sono organizzati in conference call o in ufficio garantendo la distanza di sicurezza e le norme igieniche.
Anche all’estero il virus si sta diffondendo e presto altre persone saranno tenute a seguire indicazioni e comportamenti precisi.
I contatti sociali rimangono tantissimi e ovunque, l’unica possibilità è di limitare statisticamente i contagi.
Alla Guidi rimaniamo ad una distanza di almeno 1 metro l’uno dall’altro mentre lavoriamo, evitiamo di stare insieme in gruppo, rinunciamo al rinunciabile (un aperitivo tutti insieme lo faremo alla fine di tutto questo!), usiamo le corrette precauzioni igieniche sia al lavoro che nel tempo libero.
Ognuno di noi agisce con autonomia e buon senso, il rischio non è personale ma è un rischio comune.
Noi invitiamo tutti a giocare un ruolo saggio e prudente nella stessa squadra anche se sono previsti dei sacrifici.
Se ora usciamo dal lavoro e facciamo una passeggiata non cambiamo nessun numero tra le statistiche. Ma non lo facciamo perché apparteniamo ad una squadra.
Proteggiamo e tuteliamo noi stessi, le famiglie, i colleghi, gli amici, tutte le persone care, il mondo in cui viviamo e a cui teniamo.
È il momento di capire come proteggere la propria squadra, sempre e comunque a prescindere dal CoronaVirus.
Nei prossimi giorni pubblicheremo altre informazioni nel caso ci fossero dei cambiamenti.
Per ora aggiungiamo qualche link per capire meglio la situazione e i comportamenti da tenere.
- Monitoraggio della situazione in Italia
- Monitoraggio della situazione mondiale
- Ministero della Salute
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 marzo 2020

Guidi srl
Responsabile Sicurezza
Daniele Guidi
Grignasco, 10 marzo 2020