Genova, 54° Salone Nautico Internazionale, anno 2014


Buonasera e benvenuti.

Grazie a tutti per essere qui stasera.

discorso-al-vernissage-galata-2014Come ogni anno, torniamo a Genova con piacere, non solo per partecipare al Salone Nautico, ma anche per dare il nostro contributo alla già ricca offerta culturale della città, portando ogni volta, nei vari palazzi e musei, delle spettacolari opere d’arte.
L’anno scorso – qualcuno di Voi magari era presente – avevamo portato le fotografie di Jill Mathis e lo yacht in cartone di Chris Gilmour. Tra l’altro, se avrete l’occasione di venire a trovarci anche in fiera, potrete vedere ancora, anche quest’anno, lo yacht di Gilmour esposto nel nostro stand.
L’anno precedente si era trattato del tavolo Love Difference di Michelangelo Pistoletto e, prima ancora, della personale di Jill Mathis, la mostra Industria.

A questo punto, anche chi di Voi stasera assiste per la prima volta alle nostre esposizioni, avrà capito che esiste ormai un legame continuativo tra Guidi e l’arte.

Il nostro approccio all’arte contemporanea è avvenuto oserei dire “timidamente”, quasi per caso, nel 2007.
Ma evidentemente abbiamo incontrato nel percorso degli artisti eccezionali, che hanno saputo entusiasmarci e trasmetterci la loro passione, attraverso la loro bravura e creatività, l’intuito e la capacità di sorprenderci.
Jill Mathis è sicuramente una di questi.
La sua presenza praticamente costante nelle nostre manifestazioni artistiche dimostra quanto siamo rimasti affascinati dalle sue fotografie.
E’ riuscita a portare alla luce e ad esprimere in modo superbo la bellezza che ci circonda quotidianamente nel nostro stabilimento, trasformando, attraverso i suoi scatti, i nostri prodotti, addirittura i nostri macchinari, in opere d’arte di grande effetto.

Con Marco Lodola si tratta della nostra prima collaborazione, ma anche lui ci ha già conquistati, con la sua arte assolutamente unica e geniale.
L’opera qui esposta – questa barca “futuristica”, così colorata e luminosa – trasmette energia e positività.
Metaforicamente, l’opera di Gilmour dell’anno scorso rappresentava il passato dell’azienda, in quanto si trattava della riproduzione di uno yacht dei Cantieri Navali Camuffo degli anni ’70, mentre l’opera di Marco Lodola guarda e rappresenta il futuro.
Bisogna sempre guardare al futuro con positività.

Non è sempre un cammino facile, vi sono sfide ed ostacoli da affrontare, ovviamente, ma il futuro riserba anche grandi opportunità, a coloro che, con intuizione, lungimiranza e – lasciatemelo dire – a volte anche con una buona dose di fortuna, hanno la capacità di coglierle.

In sostanza noi quindi auspichiamo che il futuro sia come la barca di Marco Lodola: vivace, luminoso e colorato. E suggeriamo a tutti di guardare al futuro individuandone le peculiarità e la bellezza nascosta, come ci ha dimostrato Jill Mathis nei sui scatti.

Un grazie ancora a tutti Voi che avete accettato il nostro invito.

Un sentito ringraziamento al Museo Galata che ci ospita, agli artisti Jill Mathis e Marco Lodola, al curatore Ivan Quaroni, agli studi Marco Rossi Artecontemporanea e Fileppo Grafica e a tutti coloro che si sono impegnati per la realizzazione della mostra e di questa serata.

Grazie e buon proseguimento.