Genova, 53° Salone Nautico Internazionale, anno 2013
Buonasera e benvenuti.
Grazie a tutti per essere qui stasera. Mi fa molto piacere vedere una così folta partecipazione.
Alcuni di Voi erano già presenti alle precedenti manifestazioni artistiche che hanno visto coinvolta la nostra azienda e devo ammettere che ormai sta diventando una consuetudine per noi portare a Genova, ogni anno, un nuovo evento in occasione del Salone Nautico. Infatti in azienda siamo rimasti assolutamente affascinati dalle precedenti esperienze di “simbiosi” artistico-industriale. Io per primo non mi sarei mai immaginato un tale coinvolgimento prima di intraprendere queste belle e interessanti esperienze. Coloro tra di Voi che hanno avuto modo di visitare la mostra Industria nel 2011 e l’installazione Love Difference nel 2012 possono sicuramente comprendere il nostro entusiasmo.
E’ quindi con grandissimo piacere che torniamo a Genova quest’anno, con questa straordinaria doppia esposizione, di Jill Mathis e Chris Gilmour. Esposizione che ci riporta qui, nello splendido Palazzo Ducale, che già era stato suggestiva cornice della precedente mostra Industria. Mathis e Gilmour sono due artisti eccezionali, che sicuramente molti di Voi già conoscono e che Vi saranno presentati in seguito da Luca Beatrice, curatore della mostra. Quanto siano bravi, comunque, lo può constatare ognuno di Voi stasera, personalmente, dalle opere esposte in questa sede.
Quando mi è stata proposta questa iniziativa, sono rimasto particolarmente entusiasmato dall’oggetto che sarebbe stato uno dei protagonisti di questa doppia esposizione: uno yacht Camuffo.
E’ detto tutto, Signori.
Camuffo è il più antico cantiere navale del mondo. In poche parole si racchiudono 6 secoli di storia, di passione per il proprio lavoro, di tradizione e maestria. Gli intenditori capiranno e condivideranno questo mio entusiasmo. Da secoli la famiglia Camuffo custodisce gelosamente e si tramanda di generazione in generazione i segreti della costruzione delle loro pregiate imbarcazioni in legno. Non potrò mai dimenticare la sensazione che provai quando salii per la prima volta a bordo di un Camuffo: il profumo del legno.
Sappiamo tutti quanto i “profumi” imprimano nella nostra memoria ricordi e sensazioni in modo indelebile. Altri ricordi riemergono infatti alla nostra coscienza in forma sbiadita, ma quelli legati a profumi e gusti riaffiorano sempre nitidi e definiti anche a distanza di anni. Basti pensare al famoso thé con le madeleines di Marcel Proust…
Dicevo quindi “il profumo del legno”. Oltre, naturalmente, alla cura e all’attenzione riposti in ogni singolo dettaglio di queste eccezionali imbarcazioni, che fanno di ognuna di esse un capolavoro… e una leggenda. E a quanto pare non sono l’unico a essere rimasto incantato da questa magia, visto che gli yachts Camuffo sono noti in tutto il mondo come “gli Stradivari del mare”.
Vorrei esprimere pertanto il mio particolare ringraziamento a Marco e Giacomo Camuffo, che purtroppo non sono presenti, per motivi personali, a questa serata ma che, con estrema disponibilità e incomparabile gentilezza, ci hanno aperto le porte del loro cantiere, accogliendo me, gli organizzatori, gli operatori tecnici e i qui presenti artisti, ai quali hanno messo a disposizione il loro sapere e le loro competenze, rendendo possibile la realizzazione di questa straordinaria riproduzione e di alcuni scatti che potete ammirare alle pareti.
E’ stato per me un vero piacere e un onore unire il nome della nostra azienda in questo progetto a quello del cantiere navale Camuffo.
Detto ciò, non intendo dilungarmi ulteriormente. Rinnovo ancora il mio personale ringraziamento a tutti Voi che avete accolto il nostro invito.
Un sentito ringraziamento agli artisti Jill Mathis e Chris Gilmour, al curatore Luca Beatrice e a tutti quanti si sono impegnati per la realizzazione della mostra e di questa serata.
Grazie e buon proseguimento.
