Lions Club Borgomanero Cusio e Galleria Eventinove, gennaio 2014
Come si diventa mecenati dell’arte contemporanea?
Oggi fare impresa è molto più difficile di quanto non lo fosse in passato.
In momenti di crisi globale come quello che stiamo vivendo, possiamo solo reagire.
Occorre pertanto aumentare le proprie energie e i propri investimenti nella ricerca, nell’innovazione dei prodotti e dei processi produttivi, nell’immagine e nella comunicazione, aprendosi a nuove idee. Come, ad esempio, affidare la propria immagine alla creatività artistica.
Nel 2007 ebbi la fortuna e il piacere di conoscere la qui presente fotografa americana Jill Mathis, alla quale affidammo l’incarico di realizzare un servizio fotografico per corredare la nostra monografia aziendale, in occasione del 40° anniversario del 2008.
Siamo rimasti affascinati dagli scatti di Jill, soprattutto dalle sensazioni che essi evocano.
La sensibilità dell’artista ci ha conquistati e indotti a scoprire il lato poetico di un processo troppo spesso considerato solo alienante e meccanico, esaltandone l’aspetto umano e dando per la prima volta ai nostri prodotti un valore artistico.
Così, non solo realizzammo la monografia aziendale, che fu donata a tutti i nostri clienti e fornitori, i quali l’hanno apprezzata moltissimo, ma, successivamente, incaricammo Jill di un ulteriore reportage fotografico, che portò alla realizzazione della mostra “Industria”, tenutasi al Palazzo Ducale di Genova nell’ottobre 2011, in concomitanza con il Salone Nautico Internazionale.
Sulla scia del successo riscosso da queste prime iniziative, e fermamente convinti che la creatività è qualcosa che l’industria ha in comune con l’arte, decidemmo di proseguire nel rafforzamento del binomio Arte e Industria.
Nell’ottobre 2012, sempre in concomitanza con il Salone Nautico, abbiamo portato a Genova l’installazione “Love Difference”, dell’artista Michelangelo Pistoletto, dedicata ad incoraggiare la convivenza tra culture diverse.
L’installazione “Love Difference” è stata ospitata nello stupendo Palazzo della Meridiana.
Si tratta di un tavolo specchiante, nella forma del Mar Mediterraneo, circondato da sedie che rappresentano le varie nazioni del bacino del Mediterraneo.
Questo progetto vuole incoraggiare non solo la tolleranza, bensì anche l’accettazione e la celebrazione delle differenze tra i popoli, viste come ricchezza per l’umanità.
Noi abbiamo voluto dare il nostro contributo verso rispetto e comunicazione costruttiva, per la pacifica convivenza delle diverse culture dei paesi mediterranei a noi vicini.
Sempre più galvanizzati da queste belle e coinvolgenti esperienze e dagli apprezzamenti riscossi dai nostri interlocutori in tutto il mondo, nell’ottobre 2013 abbiamo presentato, sempre a Genova, la doppia personale “Gilmour&Mathis: l’arte contemporanea incontra l’industria”.
Nella mostra, che si è tenuta a Palazzo Ducale dal 3 al 27 ottobre, sono state presentate opere di Chris Gilmour e Jill Mathis.
Chris Gilmour – presentatoci dai galleristi Marco Rossi e Alberto Crevola – è uno scultore inglese, che ormai da anni risiede e lavora a Udine, e realizza con cartone riciclato e colla sculture di incredibile verosimiglianza.
Per noi ha realizzato la spettacolare riproduzione, in dimensioni reali, di un piccolo yacht costruito negli anni ’70 dagli storici cantieri navali Camuffo (il più antico cantiere navale del mondo ancora in attività – fondato nel 1438).
Negli anni ’70 Camuffo era già nostro cliente; la scultura di Gilmour rivela il motore e alcuni nostri accessori.
Jill Mathis ha esposto una selezione di suggestive fotografie sul tema della fabbrica, incentrate sulla “manualità”, ancora così importante nell’industria d’oggigiorno.
I nostri clienti e i fornitori, nonchè conoscenti ed amici, sono stati costantemente aggiornati su questi eventi, ricevendo informazioni, fotografie, cataloghi e inviti alle manifestazioni. Tutti sono rimasti incuriosi e affascinati dalle nostre iniziative.
Ci piace ormai dare questa impronta artistica a tutto quello che facciamo. Nella realizzazione dei nostri stand, sia al Salone Nautico di Genova che al METS di Amsterdam, mettiamo sempre dei richiami all’iniziativa in corso (o appena trascorsa). A volte aggiungendo anche tocchi artistici slegati dalle mostre in essere, come in occasione della passata edizione del Salone di Genova, dove abbiamo allestito lo stand con una rete di velluto rosso dell’artista argentina Elizabeth Aro, che ha contribuito ad una scenografia dello stand fantastica.
Devo convenire che queste iniziative hanno dato il giusto risalto alla nostra azienda.
Volevamo promuovere efficacemente il nostro marchio. Beh, posso affermare senza ombra di dubbio che, attraverso l’arte, abbiamo raggiunto pienamente il nostro obiettivo.
All’inizio, molto prima degli eventi artistici, avevamo seguito la strada della pubblicità tradizionale sulle riviste di settore.
Ma, constatando col passare del tempo che questo tipo di pubblicità (peraltro tutt’altro che a buon prezzo) non portava gli effetti desiderati, anche perchè un prodotto tecnico come il nostro può essere recepito solo da addetti ai lavori, abbiamo deciso di cambiare tattica e di tentare un approccio differente verso la potenziale clientela.
La pubblicità sulla rivista viene facilmente dimenticata, mentre noi dovevamo trovare un modo efficace affinchè il nostro marchio „si facesse notare“ e, soprattutto, venisse ricordato.