Press office – Genova, 54° Salone Nautico Internazionale, anno 2014
1968-2014 la Guidi s.r.l. conta quarantasei anni di storia. Ce la racconta in breve?
La mia avventura e‘ iniziata, appunto, nel ’68, quando, poco più che ventenne fondai l’azienda. A quel tempo non avevo grandi mezzi a disposizione, ma ero armato di entusiasmo e curiosità sufficienti per affrontare qualsiasi sfida. Iniziai a produrre articoli di raccorderia e valvole e ben presto mi si presentò l’opportunità di produrre accessori nautici. La nautica per me rappresentava allora un settore assolutamente nuovo, affascinante e ricco di prospettive, e mi ci dedicai con ancora maggior entusiasmo. Il mercato nautico ha recepito da subito i miei prodotti in maniera molto positiva e così, nel corso degli anni, l’azienda è cresciuta e si è affermata sia sul mercato nazionale che su quello estero.
Oggi i nostri prodotti sono apprezzati e usati dai maggiori cantieri di tutto il mondo; per questo la Guidi presenzia alle principali fiere di settore internazionali, sia mediante partecipazione diretta che tramite i rivenditori. Da ormai una decina d’anni mi affiancano nella conduzione dell’azienda i miei figli Daniele ed Alessandro, che dimostrano il mio stesso impegno ed entusiamo e nei quali ripongo con grande fiducia le aspettative per il futuro. Investiamo costantemente in ricerca e innovazione – a oggi abbiamo depositato 13 brevetti — e cerchiamo di essere sempre molto attenti all’evoluzione del mercato per rispondere rapidamente ed efficacemente alle mutevoli esigenze della nostra clientela.
Quali sono i passaggi, personali e aziendali, che muovono una fabbrica metalmeccanica dedicata alla nautica e alla rubinetteria a occuparsi anche di arte?
Per me l’incontro con l’arte è avvenuto, quasi casualmente, nel 2007. L’anno successivo l’azienda avrebbe compiuto 40 anni di attività e noi cercavamo un modo alternativo di promuovere il marchio aziendale. Abbiamo deciso cosi di raccontare quei nostri 40 anni mediante una monografia aziendale, della quale ]ill Mathis ha realizzato il servizio fotografico. Questo ha rappresentato il nostro incontro con l’arte e le emozioni scaturite sono state cosi profonde e avvincenti che per noi è diventato impossibile pensare di scindere il binomio arte-industria o di tornare ad avvalerci dei sistemi di promozione aziendale tradizionali.
E in particolare la Guidi s.r.l. come gestisce questo binomio?
Direi con entusiasmo sempre crescente. Arte e industria sono due campi fondamentali dell’attività e dell’esperienza umana che troppo spesso vengono tenuti separati. Dal 2007 noi abbiamo deciso di comunicare la nostra immagine attraverso l’arte e abbiamo avviato un percorso di mecenatismo industriale. Nel 2008 è stata pubblicata la nostra monografia aziendale corredata dagli splendidi scatti di ]ill Mathis.
A partire dal 2011 organizziamo, ogni anno, a Genova, in concomitanza con la nostra partecipazione al Salone Nautico, un evento artistico. Nel 2011 si è trattato della mostra “Industria”, un reportage fotografico di ]ill Mathis che illustra il processo di trasformazione delle materie prime nei nostri prodotti finiti. Nel 2012 abbiamo portato a Genova il tavolo Love Difference di Michelangelo Pistoletto, un progetto mirato a promuovere una politica interculturale. Nel 2013 abbiamo presentato la mostra “Gilmour & Mathis: l’arte contemporanea incontra l’industria”, che ho visto come protagonista una piccola imbarcazione, realizzata da Chris Gilmour con l’utilizzo esclusivo di cartone riciclato e colla, e corredata da fotografie di ]ill Mathis. Anche quest’anno torniamo o Genova con grande piacere, con la mostra “Lodola & Mathis. Nuovo mecenatismo: immaginare il futuro”.
In questi anni attraverso gli eventi artistici promossi in occasione del Salone Nautico Internazionale di Genova, ha posto le basi per creare una collezione aziendale d’arte contemporanea, Attraverso una felice formula, se non erro, alcune delle opere presentate in quelle occasioni sono state o commissionate da lei o acquistate. Pensa di proseguire su questa strada?
Certamente. Le opere realizzate durante gli eventi ci riguardano da vicino e ci piace ammirarle anche al di fuori dell’evento artistico, per questo alcune di esse sono state da noi acquistate e al momento si trovano in azienda. Continueremo sicuramente il percorso intrapreso, in quanto ci incuriosisce incontrare ogni volta artisti a noi nuovi e apprezzarne il talento. E ogni volta riescono a stupirci.
E invece l’idea di creare un vero e proprio museo aziendale la solletica? Magari con opere d’arte contemporanea o con pezzi, valvole, accessori che avete prodotto dagli anni Sessanta ad oggi?
Come no? E’ un’idea assolutamente intelligente, alla quale in effetti abbiamo pensato anche noi. Le opere prodotte per la promozione aziendale in occasione di questi eventi possono successivamente essere portate a conoscenza del pubblico locale, per stimolare un avvicinamento all’arte sul territorio, o – in una visione più ampia del progetto – possono essere esposte in musei e gallerie sia in Italia che all’estero. Noi siamo già in contatto con alcuni musei italiani, per valutare la possibilità di un’esposizione permanente di alcune delle nostre opere presso le loro strutture. Speriamo che questa idea possa concretizzarsi presto.
L’anno scorso Gilmour & Mathis. L’arte contemporanea incontra l’lndustria, mostra da lei promossa e svoltasi al Palazzo Ducale di Genova, ha indagato gli albori della sua attività con il piccolo yacht realizzato dallo scultore inglese Chris Gilmour: in scala 1:1, riproduzione fedele di un’imbarcazione degli storici Cantieri Camuffo che montavano la primissima componentistica Guidi. Quest’anno invece Marco Lodola ha immaginato una barca del futuro. E lei invece come immagina il futuro della sua azienda?
Il futuro della mia azienda è ovviamente nelle mani di Daniele ed Alessandro. Tuttavia il futuro mantiene le proprie radici nel passato e per questo l’azienda continuerà anche negli anni a venire a restare coerente con i principi e i valori tradizionali, ma sempre attuali, nei quali ci rispecchiamo. Continueremo a gestire le risorse umane come patrimonio fondamentale e a puntare su sistemi di produzione sempre all’avanguardia. Il settore nautica sta attraversando un periodo difficile ma allo stesso tempo ricco di nuove opportunità e la nostra azienda è motivata e determinata ad affrontare le sfide del futuro.
La mostra Lodola & Mathis: immaginare il futuro ne è un po’ lo specchio. Quali idee porta con sé per questo nuovo Salone Nautico e per la mostra che si tiene, quasi simbolicamente, al Galata Museo del Mare?
Cerchiamo di suscitare nel pubblico curiosità e interesse verso l’arte contemporanea che tanto ci attrae ed affascina. ll nostro messaggio, che auspichiamo venga colto da altre aziende, è quello di investire nell’arte, ma non è rivolto solo all’industria nautica, bensì a tutte le aziende e società imprenditoriali in genere. In definitiva, siamo fortemente convinti che l’arte, di qualsiasi natura, oltre ad affascinare e coinvolgere, possa contribuire a una maggiore comprensione del mondo e a migliorare la qualità della vita. La mostra ”Lodola&Mathis. Nuovo mecenatismo: immaginare il futuro” si terrà al Museo Galata di Genova, dal 2 al 22 ottobre p.v.
…invito tutti a venire a vederla! I visitatori ne rimarranno sicuramente affascinati.