Dopo le regate con il GUIDI FRA 156 abbiamo deciso di tornare a navigare con Andrea Fantini. Sarà un’avventura un po’ diversa.
Saliremo a bordo di Milaï around the World con Andrea, lo skipper giapponese Masa Suzuki e Koji Nakagawa.
Milaï FRA 101 è sempre un Class40, una barca da regata oceanica lunga 12 metri in totale, e sarà impegnato nella Globe40 un giro del mondo in 8 tappe per una distanza totale di 55.000 km. La Globe 40 è iniziata a giugno con il Prologo e finirà a marzo 2023. È un giro del mondo che combina prestazioni competitive ad un percorso che porta gli skipper fuori dai sentieri battuti.
Milaï e il suo equipaggio sono partiti alla grande vincendo il Prologo: 1884 miglia in 7 giorni 2 ore e 25 minuti ad una velocità media di 11.06 nodi.
La tappa è partita da Tangeri il 26 giugno e ha raggiunto la baia di Mindelo sull’isola di Sao Vicente (Capo Verde). In questa prima tappa del giro del mondo, il team ha disputato un’ottima regata.
Un aliseo costante al traverso li ha visti registrare una media giornaliera di 300 miglia navigando verso Madeira. La tattica, frutto di una situazione ben analizzata prima della partenza dal guru del clima Christian Dumard, ha visto Milaï costruire un vantaggio di circa 70 miglia davanti al loro più vicino rivale. Vantaggio mantenuto nella seconda parte del percorso fino alle Canarie, evitando la forte ombra di vento creata da Tenerife prima di chiudersi sulla costa africana. Milaï ha poi virato per prima al largo della Mauritania e si è lanciata su una rotta diretta per Capo Verde.
La prossima tappa è in partenza il 17 luglio dalla baia di Mindelo (Sao Vicente – Capo Verde) con destinazione Mauritius: 7.000 miglia dall’oceano Atlantico all’Indiano con il primo dei tre grandi Capi da doppiare, quello di Buona Speranza.
Durante questo giro del mondo l’equipaggio e il progetto Milaï around the world vogliono mettere in luce ciò che tutti noi possiamo lasciare alle generazioni future: non un mondo rischioso ma un pianeta vivente. Noi crediamo nel progetto e vogliamo comunicarne gli obiettivi e i traguardi insieme a tutto il team. L’impegno parte dal nostro lavoro, dalla ricerca e dall’impegno nel realizzare prodotti più longevi, meno sprechi, più solidarietà, e spazia in valori condivisi.
Milaï significa futuro in giapponese. E il futuro, come il presente, è una ragione di essere, una cosa che ci dà forza di svegliarci ogni mattina. In Giappone hanno una bella e unica parola per dirlo: ikigai.
Una nuova bella avventura quindi, tra situazioni, realtà e valori importanti anche nel nostro lavoro, sport, culture e lingue diverse, competizione, tattica, impegno personale e di gruppo… con un denominatore comune a tutti: il futuro!
C’è bisogno di solidarietà, non solo nei confronti di chi è vicino e presente, ma anche di chi è più lontano nel tempo e nello spazio. L’umanità deve imparare ad amare l’idea di lasciare alle generazioni future un pianeta vivente. [Da “I nuovi limiti dello sviluppo”- di Donella Meadows, Dennis Meadows, Jorgen Randers]