Jill Mathis

BIOGRAFIA

Jill Mathis
Image credit: Ralph Gibson

Jill Mathis è cresciuta in Texas ed ha studiato scultura e fotografia al College of Fine Arts presso l’Università del Texas di San Antonio. Ha iniziato la propria carriera giornalistica mentre frequentava ancora la scuola ed ha lavorato per varie testate nel sud degli Stati Uniti. Nel 1988 Jill è stata accettata alla School of Photojournalism presso l’Università del Texas di Austin grazie a un suo reportage che documentava la situazione dei senzatetto e lo scenario politico a San Antonio.

Dopo aver lasciato la scuola Jill ha iniziato internati presso alcuni dei più grandi fotografi di moda a New York. È rimasta nella Grande Mela divenendo assistente a tempo pieno di Ralph Gibson. Durante tale periodo ha iniziato una vasta serie dedicata al Chassidismo di Brooklyn, che si è successivamente estesa a varie zone degli Stati Uniti. Questa serie è esposta presso il Jewish Museum di New York e tali fotografie vengono spesso utilizzate come materiale di supporto visivo nei corsi sul giudaismo tenuti presso la Columbia University.

Poco dopo il suo trasferimento a New York, ha iniziato una serie sul rodeo che le ha permesso di affinare il suo stile inconfondibile e che ha proseguito per un periodo di cinque anni. Il noto critico fotografico americano Tom Beck ha scritto che le sue opere “creano un rapporto dialettico tra reale e astratto… e costituiscono un omaggio surrealisticamente romantico alla visione del mondo del XIX secolo tramite idee relative alla percezione e al confine ambiguo tra realtà e astrazione.” Questa serie è stata una dei suoi maggiori successi ed è visibile presso il Whitney Museum of American Art (NYC), l’International Center of Photography (NYC), il Brooklyn Museum of Art (NYC), The Norton Museum of Art (Florida), il Birmingham Museum of Art (Alabama), l’Aldrich Museum (Connecticut), l’Amos Carter Museum (Texas), il Cleveland Museum of Art (Ohio), il Ross Art Museum presso l’Ohio Wesleyan University (Delaware), l’Albin O. Kuhn Gallery presso l’Università del Maryland (Baltimora) e la Buhl Foundation (NYC).
Nel 1995 Jill è stata uno dei dieci fotografi selezionati dalla rivista American Photo come giovane esponente della fotografia americana ed è stata etichettata come membro della “Next Generation”. I suoi scatti sui senzatetto in Texas sono stati esposti in una mostra itinerante sponsorizzata dalla città di San Antonio, intitolata Emerging From the Shadows, e sono entrati a far parte della collezione permanente della San Antonio Main Library. Nello stesso anno le sue opere, insieme a quelle di Diane Arbus e Imogen Cunningham, sono state incluse in una mostra dedicata alle donne nella fotografia, intitolata Fields of Vision, presso l’Università del Maryland. Nel 1996 Jill è stata invitata a partecipare al simposio internazionale di artisti Mapping Space nella Repubblica Ceca, dove ha conosciuto il suo futuro marito, lo scultore italiano Valerio Tedeschi. Più tardi nello stesso anno, Jill si è trasferita in Italia, continuando a esporre negli Stati Uniti. In un suo precedente viaggio in Australia e Nuova Zelanda per fotografare gli indigeni dei due paesi, Jill ha iniziato la serie Parallel Text, che è divenuta la sua opera principale, e una vasta serie ispirata all’etimologia. Nell’autunno del 1996 Jill ha tenuto la sua prima mostra museale presso l’Aldrich Museum ed è stata notata dall’Olympus Cameras nel Regno Unito, che nel 1997 le ha assegnato una generosa borsa di studio, culminata nel libro Parallel Text e in una mostra personale nel 1999 alla Galleria Lipanjepuntin di Trieste in Italia.
Jill ha continuato a esporre in America tenendo mostre presso il Parrish Art Museum (NY), il Ross Art Museum, la Galleria d’arte dell’Università del Colorado, nonché presso la Columbia University nell’ambito di esposizioni delle rispettive recenti acquisizioni insieme a Elliott Erwitt, Ralph Gibson e Marilyn Bridges, nonché presso l’Albin O. Kuhn Gallery in una mostra curata dal noto studioso di fotografia per il Corcoran Collegeof Art, Andy Grundberg, iniziando al tempo stesso a esporre in Europa con mostre presso la Galerie Baudoin Lebon (Parigi), il Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano, la galleria Arte ed Altro di Alberto Crevola e una commissione da parte del Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia (Italia) per la mostra Dal Friuli a New York presso la Columbia University.
Nel 2002 a Jill è stata commissionata la creazione di un’installazione fotografica e di un orologio a edizione limitata per il progetto e il libro Thousand Hounds, pubblicato da Taschen Books. L’installazione multi fotografica è stata esposta presso la Pain Weber Gallery (NYC), il Norton Museum of Art, il Columbus Museum (Ohio), il Ross Art Museum, il Delaware Art Museum, il Durham Western Heritage Museum (Nebraska), l’Avampato Discovery Museum (West Virginia), il Winnipeg Art Gallery (Canada), Seibu Gallery (Tokyo), la Keihan Gallery (Osaka) e la Robert Miller Gallery (NYC).

Nel 2005 l’acclamata casa editrice Double Elephant Press, con la quale in passato hanno collaborato Helmut Newton, Larry Clark, Manuel Alvarez Bravo, ha invitato Jill a pubblicare un portfolio a edizione limitata sulla sua serie Parallel Text intitolata Words & Images. Le fotografie tratte da questo progetto sono culminate in eventi espositivi, tra cui la mostra Maximum Exposure presso il Norton Museum, l’esposizione New Art, New Ideas al Carleton College (Minnesota) e la mostra Between Language and Geography presso la Sidney Mishkin Gallery nel 2007. Tali opere sono state incluse in numerose collezioni pubbliche e private, tra cui il Mead Art Museum (Massachusetts), la George Washington University (DC), la Georgetown University (DC), la Brown University (Rhode Island), la Bryant University (Rhode Island), il Carleton College (Minnesota), il Michigan Museum of Art, la Wake Forest University (North Carolina), l’Università della Pennsylvania, l’Università dello Stato di Albany, l’Università dell’Oklahoma, il Dickinson College (Pennsylvania) e la Vanderbilt University (Tennessee).

Ritornando alle sue radici giornalistiche, nel 2008 Jill ha ricevuto una commissione della durata di un anno per la documentazione di un’area del Piemonte, culminata in una mostra collettiva del 2009 insieme a Ralph Gibson presso lo spazio ARCA, annesso al Guggenheim, a Vercelli in Italia. Successivamente, le opere di Jill, insieme a quelle di Sally Gall, sono state esposte presso il Michael Schimmel Center for the Arts di New York e Jill è stata inclusa in varie mostre collettive, tra cui Through The Lens: Studies in Photography presso la Trout Gallery (Pennsylvania), The Nature of Landscape and Photography presso la Mishkin Gallery e Annual Works on Paper presso il Delaware Museum of Art.

Nel 2011 Industria, la prima di una serie di mostre dedicate all’industria italiana sponsorizzate dall’industriale Bruno Guidi, è stata presentata presso Palazzo Ducale a Genova.

Una mostra itinerante, Jill Mathis: Oeuvre Museale, si è tenuta a Tunisi e presso il Palazzo Reale di Rabat in Marocco. Nel corso dello stesso anno le opere di Jill sono state nuovamente esposte presso la Mishkin Gallery in una mostra intitolata The Changing Roles of Photography, così come presso il Castello di Rivara e la Vanderbilt University Gallery in una mostra intitolata Text and Image in Contemporary Art e nell’ambito della mostra Cool and Collected presso il Delaware Museum of Art, che ha presentato raccolte fotografiche acquisite nel corso degli ultimi dieci anni e includeva artisti quali Donna Ferrato, Pete Turner e Ralph Gibson.
Nel 2012 Jill ha pubblicato il libro Dreaming of Ingmar Bergman (Damiani Editore) dedicato alla sua ricerca fotografica/etimologica sui luoghi e sulla poetica di Ingmar Bergman tramite fotografie, la maggior parte delle quali scattate in Svezia.

Proseguendo la collaborazione con Bruno Guidi e accompagnata dall’artista inglese Chris Gilmour, nel 2013 Jill ha esposto la seconda delle sue serie dedicate all’industria italiana a Genova con la mostra Contemporary Art Meets Industry, oltre a partecipare a mostre a Castel Dell’Ovo a Napoli, all’Università della Pennsylvania e alla mostra Global Perspectives: Photography as History, Sociology and Art presso la Mishkin Gallery di New York. Jill continua a esporre regolarmente in Europa e in America e le sue opere sono presenti sia in collezioni pubbliche che private e vengono citate in numerosi studi universitari e antologie di fotografia.

* Tutte le foto sono dalla sequenza Industria 2014, stampate con la tecnica fine art giclée certificata – 90 x 120 cm.

Sito ufficiale dell’artista: http://www.jillmathis.com/