Ad Amsterdam senza esitazioni.

I giorni immediatamente precedenti il METS (Amsterdam, 16-18 novembre 2021) sono stati parecchio movimentati, e forse anche un po’ ansiogeni.

Il numero dei contagi in Olanda, infatti, saliva in modo preoccupante, fra i 15 e i 20 mila al giorno, tanto che nella serata di venerdì 12 novembre il primo ministro del paese ha proclamato un “lockdown”, sia pure leggero, di tre settimane, con chiusure anticipate di bar, ristoranti e locali.

In quei giorni molte delle aziende espositrici stavano già allestendo gli stand all’interno dei padiglioni del RAI, in vista dell’apertura di un salone molto atteso, dopo la cancellazione del 2020.

Il METS, infatti, è un riferimento per il mondo dell’accessoriato nautico a livello globale, una fiera B2B che attira migliaia di visitatori da tutto il mondo.

Gli organizzatori dopo pochi minuti dall’annuncio del lockdown hanno confermato che l’edizione 2021 del METS si sarebbe comunque tenuta, essendo un evento riservato a soli professionisti del settore, tutti precedentemente registrati e dotati di green pass.

Una bolla a rischio contenuto, insomma, in cui il pubblico generico non era ammesso.

Alle aziende si presentava una scelta non facile. Andare comunque, in una situazione complessa soprattutto fuori dalla fiera, o decidere di abbandonare all’ultimo, oltretutto perdendo l’investimento già effettuato? Entrambe avevano pro e contro, ed erano rispettabili se fatte con coscienza.
La decisione di Guidi è stata veloce: confermare la presenza ad Amsterdam, con le necessarie precauzioni.

Il METS è infatti l’unica occasione di incontro diretto con molti clienti, distributori e professionisti soprattutto esteri, e rinunciare a vederli avrebbe significato privarsi di un elemento fondamentale per le strategie commerciali dell’azienda. Non si può fare tutto online!

La scelta alla fine è stata premiante: nonostante i buchi dovuti alle rinunce last minute di diversi espositori che hanno lasciato gli stand vuoti, la fiera è stata molto frequentata, in condizioni di sicurezza e con un ottimo livello qualitativo dei contatti avviati.

E pazienza se il lockdown ha costretto tutti a cenare alle 18.30 per quattro giorni di fila!